Chi ha restituito Lacan alla parola comune
Massimo Recalcati ha riportato la psicanalisi al suo respiro originario, non una teoria per pochi ma una lingua per tutti. Ha liberato Lacan dalle aule e lo ha consegnato alle strade, alle voci che cercano un modo per dire la propria mancanza. Ha tolto alla psicanalisi l’aura dell’inaccessibilità e le ha restituito la carne della vita. Ha tradotto l’enigma in esperienza.
Ha mostrato che l’inconscio non è un luogo oscuro ma una frontiera viva. Che il desiderio non è un vuoto ma un modo di abitare il mondo. In un tempo che confonde libertà e indifferenza, parola e comunicazione, Recalcati ricorda che ogni gesto contiene una domanda. Che ogni sconfitta chiede ascolto.
Difende l’idea che l’uomo non coincide con la prestazione. Che la lingua può ancora curare o almeno consolare. Riporta al centro la ferita del riconoscimento, quella che ci rende simili e che nessuna tecnologia potrà mai guarire. Dice che non esiste cura senza parola e non esiste parola che non tocchi la cura.
In Trattieni il bacio parla dell’amore come di un atto che resiste al consumo. Il bacio è ciò che resta quando tutto crolla. È il segno che due solitudini hanno accettato di non........





















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