La dote libri Lombardia è roba da Super Fantozzi
Caro direttore, la scuola è ormai finita (sulle scene mute all’orale, da docente, non voglio ora soffermarmi) e già sono arrivate le liste dei libri da acquistare per il prossimo anno: sei, nel mio caso! L’amara sorpresa è che questa volta, per un pugno di euro, la mia famiglia non sarà ammessa alla dote libri di Regione Lombardia che, sino allo scorso anno, ci consentiva di acquistare il materiale necessario senza incidere sul già precario bilancio familiare. Il motivo di questa esclusione è presto detto: siamo troppo ricchi! Mi spiego meglio: se hai un reddito basso e – come nel mio caso – tanti figli, ti spetterà un assegno unico universale più pingue che però poi peserà proprio sull’Isee! Sembra quella scena di Super Fantozzi quando Robin Wood, al motto di “rubo ai ricchi per dare ai poveri”, recapita con una freccia una sacca di monete d’oro al povero Fantozzi il quale, urlando alla moglie Pina “siamo ricchi” si vede derubato dal fuorilegge che ripete le stesse parole “rubo ai ricchi per dare ai poveri”!
In verità, la logica di chi ha escogitato lo strumento Isee – sull’equità o meno del quale ci sarebbero molte cose da dire – giustifica questo fatto, sostenendo che se questo strumento deve fotografare la “ricchezza” di una famiglia, l’assegno unico deve pesare perché rappresenta reddito disponibile; tant’è che all’Inps ti dicono che per calcolare l’importo dell’assegno le erogazioni dell’anno precedente non vengono contate, ma per il resto formano un reddito disponibile e, dunque, motivo di innalzamento del valore Isee.
Immersi in questa logica machiavellica, quest’anno abbiamo appreso, però, una novità sconcertante, da far sobbalzare sulla sedia: i capitali investiti in buoni del tesoro o libretti postali non concorrono al calcolo dell’Isee! Il motivo di tale “sterilizzazione”? Sempre secondo la logica di cui sopra, questi capitali non sono disponibili al contribuente, dunque l’Isee – calcolato sul reddito disponibile – non deve tenerne conto. Insomma, per stare all’esempio autobiografico: se avessi investito in buoni del tesoro, oggi avrei a disposizione la dote libri di Regione Lombardia (perché avrei un Isee più basso) ma siccome sono povero e non ho denari da investire… niente dote!
Di fronte all’ennesimo paradosso del nostro sistema Paese,........© Tempi
