menu_open Columnists
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close

L’ovvio conformismo di Gramellini sul suicidio assistito

5 1
14.06.2025

Caro direttore, Tempi ha già ben spiegato l’assurda “fretta” della Toscana di concedere “serenamente” il suicidio assistito a un malato. Se vi disturbo è per capire cosa ne pensate del “caffè” di Massimo Gramellini apparso sulla prima pagina del Corriere giovedì 12 giugno (“La morte non è di parte”). Scrive Gramellini: «Ho appena saputo che il suicidio assistito è di sinistra. Assecondando la stessa logica demenziale, l’accanimento terapeutico sarebbe dunque di destra?». Il problema, lamenta il nostro, è che «abbiamo preso questa abitudine di declinare la vita in politichese, trasformando dolori privati e scelte esistenziali in un pretesto per polemiche fredde, che ignorano l’uomo in nome dell’Umanità e fingono di sventolare ideali per nascondere pregiudizi». Che brutta cosa, davvero, questo mondo che ci divide tra chi, favorevole al suicidio, è «un allegro sterminatore di anziani e malati», mentre chi è contrario è «un sadico che gode nel veder soffrire il suo prossimo». Bene, come si potrebbe porre fine a questa logica manichea sottraendola alle «polemiche di parte, ai follower e ai like, per portarla su un piano nobile e trasversale, togliendola alle fazioni e........

© Tempi