Beppe Sala non si deve dimettere
Ci tocca difendere Beppe Sala, il sindaco di Milano cui pure imputiamo una gestione politica pasticciata della città, che tante volte abbiamo attaccato per il suo ideologismo ambientalista e pro gender (i calzini arcobaleno, ricordate?) e, ultimamente, pure per la sua pavidità nel difendere il “Salva Milano”.
Eppure ci tocca difenderlo dopo l’indagine a suo carico per le note vicende urbanistiche e sperare – ma, chissà, abbiamo i nostri dubbi – che resista al suo posto, non si dimetta, combatta contro quel circo mediatico giudiziario che, da trent’anni, è la rovina del nostro paese. Bene hanno fatto la premier Meloni e il ministro Crosetto a ricordare che «un avviso di garanzia» non è automaticamente una condanna «alle dimissioni».
Leggi anche Beppe “agnellino” Sala Il Salva Milano e la resa di Beppe Sala, il sindaco che non c’entra mai niente© Tempi
