Beppe “agnellino” Sala
“Terremoto a Milano”, così titolano i siti dopo la richiesta d’arresto dell’immobiliarista Manfredi Catella e dell’assessore alla Rigenerazione urbana del Comune, Giancarlo Tancredi. Una volta tanto sono d’accordo con Fratelli d’Italia e grillini che hanno chiesto le dimissioni del sindaco Beppe Sala. Non capisco come possa rimanere al suo posto.
Giulio Perfetti
È sempre pericoloso esprimere giudizi in base alle prime notizie di stampa, molto frammentate, e avendo sentito solo la posizione della Procura. Gli indagati saranno ascoltati il 23 luglio e forse allora qualcosa sarà più chiaro. Noi, su tutta questa vicenda – cui abbiamo dedicato, tra l’altro, un numero di Tempi, un convegno e una rubrica fissa sul mensile -, rimaniamo al momento sulla posizione sempre espressa: la nostra impressione è che sia una “guerra” tutta interna alla sinistra e che Sala non abbia mai avuto davvero il coraggio di difendere il Salva Milano, arrivando ad abbandonare al suo destino l’assessore Bardelli. Adesso che il gioco si fa più duro, vogliamo proprio vedere come riuscirà a cavarsela. Chi si fa agnello davanti al lupo, poi il lupo se lo mangia.
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Capisco la posizione di Raffaele Cattaneo sulla legge sul fine vita. Effettivamente, è un bel dilemma: da un lato, Consulta e consigli regionali hanno aperto una breccia che genera un pericoloso “fai da te”, dall’altro, però, continuo a pensare che una legge sul suicidio assistito aprirà ancora di più un varco nella tutela della cura e difesa della vita che poi non sarà più possibile rimarginare.
Claudio Spinelli
Caro Claudio, la tua è la posizione di Tempi che abbiamo ribadito a più riprese in tanti articoli: siamo scettici sul fatto che anche la “miglior legge possibile”, anche quella scritta con le migliori intenzioni e col maggior numero di paletti, poi non sarà modificata e peggiorata (legge 40 docet). Per questo mi stupisce che Riccardo Cascioli abbia scritto che Tempi ha “avviato il dibattito” sul tema (legge sì, legge no) e non........
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