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Wembley qua, Wembley là: esticazzi Wembley. Abbattere San Siro non è futuro, è Alzheimer

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13.10.2025

Nota dell’autrice: qui parla chi vuole avere ragione, con o senza permesso del resto della redazione – piuttosto gasata dall’eutanasia del Meazza (con qualche eccezione)

Wembley, Old Trafford, Yankee Stadium: solo menate da salotto buono. Liquidare la difesa di San Siro come “operazione nostalgia”, “dibattito passatista”, “conservatorismo da bar” è un trucco da quattro soldi. È l’opposto: un colpo di reni contro la matematica spietata della rendita – costruisco per chi sgancia il malloppo, chiudo fuori i pezzenti. Brutalmente elementare. La “città del cambiamento” marcia su scelte sociali e lo diciamo senza un briciolo di scandalo (mica siamo Scurati): ingozzare San Siro ai fondi è solo l’ultimo banchetto. Fermarlo? Sarebbe stato un lampo di lucidità, o almeno di originalità contro la banalità di chi bela: «E allora Wembley?». «Lo stadio iconico del pianeta, la culla del calcio», tuba il docu-Netflix su Euro 2020. Esticazzi Wembley.

Il sesto stadio più caro al mondo, clone del prezzemolo Wembley

Milano non è Londra, e il nuovo San Siro schizzerà di prezzo oltre Wembley e il Tottenham Hotspur Stadium: sarà l’impianto più caro d’Europa, sesto al mondo, dietro solo agli stadi yankee, dallo SoFi di Los Angeles all’Allegiant di Las Vegas, templi del dollaro scintillante. C’è chi, con i conti in mano tra capitale fresco, debiti bancari e ricavi gonfiati, profetizza il baratro per le società. C’è chi si gasa come un provinciale guardando solo Juventus Stadium o l’Allianz di Monaco.........

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