Piccoli abortisti crescono
«Questo splendido libro con copertina rigida è stato creato per parlare di aborto ai bambini. Abortion is everything parla direttamente ai bambini dai cinque agli otto anni di cos’è l’aborto, di come ci si sente e del perché le persone abortiscono. Con un linguaggio accessibile e inclusivo, Abortion is everything inquadra l’aborto come la realizzazione di un superpotere unicamente umano: la nostra capacità di immaginare il futuro e di fare scelte che ci conducano verso la vita che immaginiamo. L’aborto è uno strumento che permette agli esseri umani di plasmare il proprio destino e che ha plasmato il mondo intero che ci circonda».
Ma certo, piccoli abortisti crescono. Perché a cinque anni una bambina dovrebbe pettinare le bambole quando può «riscrivere il copione culturale sull’aborto» e crescere con l’idea che siamo tutti figli di grumi di cellule che ce l’hanno fatta?
La sacerdotessa di Shout Your Abortion
L’idea è venuta, ovviamente, ad Amelia Bonow, l’attivista diventata celebre per aver inventato il movimento sui social media Shout Your Abortion, star di “Kids Meet Someone Who Had An Abortion”. Ricordate? Nel video viralissimo – parte di una serie chiamata Kids Meet, un format prodotto da HiHo Kids e basato sull’incontro tra ragazzini e adulti (fra cui un sordo, un sopravvissuto all’Olocausto, un ventriloquo, una persona di genere “non conforme”) – Bonow spiegava a ragazzini tra i 10 e i 14 anni che abortire è un po’ come andare a un appuntamento dal dentista:
«Vai dal dottore e loro mettono questa piccola cannuccia dentro la tua cervice e dentro il tuo utero. E poi ti succhiano fuori la gravidanza. Mi sono sentita un po’ a disagio, ma poi è finita e mi sentivo davvero grata di non essere più incinta».
«Cari ragazzini, abortire è come andare dal dentista»
A un ragazzino che azzardava che forse i bambini indesiderati potevano essere dati in adozione, Bonow ribatteva piccata: non si può costringere le donne a «creare la vita». «Mi sentirei come se fossi forzata, come se avessi perso ogni diritto. Dovrei essere io a decidere se il mio corpo crea la vita. Anche se dai un figlio in adozione, hai sempre un figlio là fuori, da qualche parte, sai?».
Quindi? Forza cannuccia. E per evitare la libera circolazione di preadolescenti indottrinati da........





















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