La Bbc e l’eterno crimine di chiamare le donne con il loro nome
Cari sudditi di Sua Maestà e del Follemente Corretto, oggi vi portiamo la notizia più britannica dell’anno: la Bbc ha ufficialmente richiamato la presentatrice Martine Croxall per avere osato “fare una faccia” mentre pronunciava la parola “donne” invece del sacramento laico “persone incinte”. Non ha bestemmiato in diretta contro la Corona o il the delle cinque, ha solo corretto il gobbo con un micro-sopracciglio alzato. E per questo la Bbc ha accolto 20 reclami e formulato la sentenza: Croxall ha violato le regole di imparzialità dell’emittente.
La stessa emittente accusata oggi di aver autocensurato le proprie notizie sulle tematiche transgender (di più, di aver scartato sistematicamente servizi considerati “critici” o “controversi” – ad esempio su minori in transizione o sulle politiche sanitarie), seguendo l’influenza di un ristretto gruppo interno di giornalisti e redattori LGBT-friendly. Ma andiamo con ordine.
Il crimine della giornalista Martine Croxall
La scena del delitto si consuma il 21 giugno, negli studi della Bbc News Channel, dove Martine sta leggendo il teleprompter per introdurre una ricerca sulle categorie a rischio durante le ondate di calore: «Gli anziani, le persone incinte…», pausa di 0,3 secondi, smorfia impercettibile, correzione fulminea in «le donne e chi ha problemi di salute preesistenti devono fare attenzione al caldo».
Il ricercatore intervistato nel servizio ovviamente non parla mai di “pregnant people” ma di “pregnant women”, ma chi ha bisogno di coerenza quando c’è un sopracciglio da processare? La Bbc ha sentenziato: “Espressione facciale = opinione personale su controversia trans”. Traduzione: Martine è colpevole di lesa ortodossia.
https://twitter.com/JamesEsses/status/1986457672569282987Da quando “donna” è diventata una parolaccia? Bestiario
E qui una premessa sterminata è necessaria? Perché sarebbe la notizia più britannica dell’anno? Perché nel Regno Unito nel 2025 e nonostante una decisiva sentenza della Corte Suprema non puoi ancora dire “donna” senza un permesso del ministero della smorfia. Cronologia sommaria della follia:
- 2014, nei documenti ufficiali fa irruzione l’inglese sessualmente corretto d’importazione Usa: “fisherman” diventa “fisher”, “policeman” “police officer”. Via “freshman”, “penmanship”, “sportsman”, “chairman”, “spokesman”, benvenuti “first year student”, “handwriting”, “outdoor enthusiast” (appassionato dell’aria aperta), “chairperson”, “spokesperson”. Per tutto il resto c’è “ze” invece di “he/she”, “hir” invece di “his/her”. “Ze went to hir bedroom”. Tradotto: non si capisce nulla ma è tutto molto inclusivo
- 2017, la British Medical Association (Bma) indica a suoi 160.000 medici: “Non chiamate più “futura mamma”, “mamma in attesa” le donne incinte”. Motivo? “Mamma offende i trans”. Soluzione: “Celebriamo la diversità”. Quindi: usare “persone incinte”
- 2018, l’amministrazione di Brighton e Hove decide che nelle scuole del distretto gli alunni dovranno imparare che le mestruazioni riguardano “all genders”. Ergo: insegnare ai bambini che
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