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Lineamenti del Buongoverno

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02.03.2025

Preceduto da illustri nomi, lo storico Christopher Dawson aveva ben visto negli anni Trenta come, se da un lato i dispotismi brutali di destra e si sinistra avevano elevato lo Stato a Dio onnipotente, parimenti le democrazie occidentali avrebbero percorso un sentiero pericoloso. Secondo lo storico britannico, il futuro delle società più o meno libere era destinato a seguire una strada parallela, quella dello statalismo democratico. Se per sua natura lo Stato è un dispositivo che non ammette poteri che sfidino la sua essenza monopolistica, la sempre più capillare erosione della fede porta l’uomo a smarrire la propria libertà interiore. Ciò apre il varco alla creazione di un potere più subdolo, perché non solo e tanto basato sulla violenza, ma penetrato e incistato nella coscienza della persona: «Lo Stato del futuro», scriveva Dawson, avrà dunque i connotati di «una provvidenza terrena, un dio umano onnipotente e per di più molto geloso».

Come immaginare allora un buongoverno, ovvero un ordine socio-politico rispettoso della persona, della sua dignità e della sua libertà? Ne parliamo con Flavio Felice, ordinario di Storia del pensiero politico all’Università del Molise e attualmente “Michael Novak Distinguished Visiting Scholar-in-Residence” presso la Catholic University of America di Washington D.C. Sul tema Felice ha appena pubblicato un volume significativo: Pensare il Buongoverno. La democrazia e i suoi limiti (Libreria Editrice Vaticana).

Professore, lei definisce fin da subito il buongoverno come «Leviatano incatenato»: ci può spiegare la genesi e il significato di questa figura?

È chiaramente un ossimoro, sappiamo tutti che il Leviatano è «Maiestas summa legibusque soluta» e qualsiasi forma di limitazione di tale carattere sovrano ci dice evidentemente che non è più Leviatano, ma qualcos’altro. Quindi il “Leviatano incatenato” esprime una forma di governo che, oltre a non essere il Leviatano, presenta una serie di caratteri istituzionali e culturali, tali per cui il rischio di uno slittamento verso la deriva........

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