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Vuoi combattere i cambiamenti climatici? Non fare come l’Europa

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24.01.2025

In tutto il mondo, le finanze pubbliche sono messe a dura prova. La crescita pro capite continua a diminuire, mentre i costi per pensioni, istruzione, sanità e difesa aumentano. Queste priorità urgenti potrebbero facilmente assorbire un ulteriore 3-6 per cento del Pil. Eppure, i sostenitori delle campagne green stanno chiedendo a gran voce ai governi di spendere fino al 25 per cento del nostro Pil, soffocando la crescita in nome della lotta ai cambiamenti climatici. Se l’Armageddon climatico fosse imminente, avrebbero ragione. La verità è però molto più prosaica.

Quanto incidono i cambiamenti climatici sul Pil

Recentemente sono stati pubblicati due importanti studi scientifici sui costi globali complessivi dei cambiamenti climatici. Non si tratta di singoli studi che possono variare (con gli studi più costosi che ricevono una grande attenzione dai media). Si tratta di meta-studi basati sull’intero corpus della letteratura sottoposta a revisione paritaria. Uno è stato scritto da uno degli economisti climatici più citati, Richard Tol; l’altro è di William Nordhaus, l’unico economista climatico ad aver vinto il premio Nobel.

Gli studi suggeriscono che un aumento della temperatura di 3°C entro la fine del secolo – leggermente pessimista sulla base delle tendenze attuali – avrà un costo globale pari a una percentuale tra l’1,9 e il 3,1 per cento del Pil globale. Per mettere questo in prospettiva, le Nazioni Unite stimano che entro la fine del secolo, ogni persona sarà in media più ricca del 450 per cento rispetto ad oggi. A causa dei cambiamenti climatici, però, sarà “solo” un 435-440 per cento di ricchezza in più rispetto a quella attuale.

La realtà e l’allarmismo........

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