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Oscar 2025: la vittoria sarà una questione politica?

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Dopo i rinvii a causa degli incendi che hanno sconvolto la California del Sud, l’annuncio delle candidature ai 97esimi Oscar, previsti per il 2 marzo, ridà slancio a una stagione dei premi condizionata dalle fiamme che hanno distrutto vite umane, case e interi quartieri di Los Angeles. La cerimonia sarà dedicata alla “città dei sogni”, ai pompieri e a quanti si sono prodigati per spegnere i roghi.

Con l’emergenza in corso, l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha esteso la finestra di alcuni giorni per facilitare la designazione delle candidature. Nel frattempo, numerosi eventi, proiezioni di film e incontri con il pubblico sono stati cancellati o riprogrammati; la cerimonia di premiazione dei Critics Choice Awards è stata rinviata al 7 febbraio.

Questa situazione ha avuto ripercussioni sulle nomine? È probabile, ma una risposta certa non l’avremo mai.

A registrare il più alto numero di nomination è Emilia Pérez di Jacques Audiard, con cui Netflix (in Italia lo distribuisce però Lucky Red) spera di “fare il botto” (cit.). Il musical thriller premiato a Cannes e ai Golden Globe, storia di un potente narcotrafficante messicano che chiede aiuto a un’avvocata per cambiare genere e diventare una donna, conquista ben tredici nomination, avvicinando le quattordici candidature record di Titanic, Eva contro Eva e La La Land. È comunque il film non in lingua inglese più nominato di sempre, battendo Roma di Alfonso Cuarón e La tigre e il dragone di Ang Lee (che avevano ottenuto dieci nomine).

Wicked di Jon M. Chu, prima parte della trasposizione cinematografica dell’omonimo musical di Broadway del 2003, e The Brutalist di Brady Corbet, premiato alla Mostra del Cinema di Venezia con il Leone d’Argento per la regia e con il Golden Globe al miglior dramma, vantano dieci candidature. Lo seguono con otto Conclave di Edward Berger (ne abbiamo parlato qui) e A Complete Unknown, il film di James Mangold sull’ascesa di Bob Dylan, incarnato da Timothée Chalamet, e sulla sua contestata svolta elettrica.

In tutto sono dieci i titoli candidati a miglior film. Non manca Anora, l’amara commedia di Sean Baker sulla fine del sogno americano che ha conquistato la Palma d’Oro a Cannes nel 2024. Unico blockbuster in lista è Dune – Parte II di Denis Villeneuve, con cinque nomination. Stesso numero per il body horror francese The Substance, che lancia Demi Moore nella corsa a miglior attrice e consacra Coralie Fargeat, unica donna candidata alla regia che raccoglie l’eredità della........

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