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Coppa America a Napoli: è sempre la stessa storia

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I napoletani non sono italiani… o almeno non del tutto! Si può fare riferimento alla dichiarazione diretta nel 1859 di Ferdinando II, il terzo re Borbone, a suo figlio Francesco, in lingua napoletana, l’unica che tollerava nel suo governo: «Mantieni il nostro regno isolato dall’Italia attraverso gli Stati del Papa per preservarlo dalla rivoluzione».

Il che significava, in realtà, “per preservare la feudalità”, dove nobili e chiesa conservavano i privilegi che avevano recuperato al ritorno di Ferdinando IV, dopo le concessioni di Murat a favore del popolo. Con la sua politica altamente reazionaria si era tornati ai momenti più bui, e la miseria dei poveri non aveva fatto che peggiorare sotto il regno dei Borbone. Tutti i rappresentanti della classe illuminata erano stati impiccati o decapitati. Al contrario dell’Italia e del resto d’Europa, dove un nuovo regime giusto ed egualitario aveva conquistato il potere.

I cittadini di Napoli, quindi, non rientrano nei Francesi dei diritti dell’uomo post-rivoluzionari incarnati da Murat. Essi appartengono piuttosto alla Francia dell’ancien regime attraverso Carlo di Borbone, il cui padre era stato educato dal più grande re di Francia, Luigi XIV,........

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