L’inverno demografico e la grande paura al Sud
“Il ciclo della vita (come quello della morte!) è cambiato, mentre le dinamiche sociali e le leve economiche rimangono sempre uguali. Il problema è nella disarticolazione delle azioni che, da oltre un ventennio, mette in atto la classe (di volta in volta) dirigente del paese. Più semplicemente basterebbe dire che il governo della cosa pubblica è gestito senza visione perché la politica ha abdicato al suo ruolo principale, che è quello di guidare i processi, anticipando e anche procurando i mutamenti inevitabilmente legati alla “evoluzione” della specie e ai traguardi della conoscenza.
Ma parlare di visione e di politica non “spacca”! Perché il futuro non è interessante per molti e perché la politica ha ancora il retrogusto amaro del veleno inoculato da un giustizialismo non giusto. Il fatto è che, date simili condizioni di contesto, leggere titoloni sulle disastrose previsioni demografiche fino al 2050 fa quasi sorridere. C’è poca consapevolezza........
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