Trump: Al-Sharaa dopo Orbàn, prove di nuovo Medio Oriente
Oggi nuovo ospite alla Casa Bianca. È appena partito Viktor Orbàn, ed ecco sopraggiungere il presidente siriano Ahmad al-Sharaa, ex terrorista jihadista noto come Abu Mohammad al-Jolani e con dieci milioni di dollari di taglia sulla testa, ma appena rimosso dalla lista dei terroristi. Il premier ungherese è ripartito con il permesso di continuare ad acquistare energia dalla Russia e la conferma che si terrà a Budapest il prossimo summit sull’Ucraina tra Donald Trump e Vladimir Putin. Vertice sollecitato indirettamente l’altro giorno al segretario di Stato Mario Rubio dal ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. Ahmad al-Sharaa ne segue il percorso.
Divenuto armi in pugno il nuovo ‘uomo forte’ di una Siria meno laica di quella dell’alauita Bashar al Assad (ora rifugiato in Russia), assassino incallito, convertito al pragmatismo dalla Turchia di Recep Tayyip Erdogan, è stato spinto – anche o soprattutto -- dalla necessità di ottenere la fine delle sanzioni e di assicurarsi in America (e quindi nelle capitali arabe moderate ed europee) il sostegno necessario sia a una convivenza pacifica con Tel Aviv, sia alla ricostruzione del suo Paese dopo circa un quindicennio di guerra civile e tiro a segno israeliano. La Banca mondiale ne calcola il costo in 216........





















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