Lo “scivolone” di Fico sulle terre della sua sfida
All’indomani delle elezioni comunali del maggio 2011, quando Luigi de Magistris prevalse al ballottaggio sul candidato di centrodestra Gianni Lettieri e divenne sindaco di Napoli, lo storico Francesco Barbagallo, invitato a dare un giudizio su colui che si accingeva a guidare una grande e complessa città, disse: “Una cosa è fare il capopopolo, tutt’altra è governare. Vedremo!”.
Purtroppo lo si è visto come. Parole di esemplare saggezza sulla giusta distinzione tra il capopopolo, velleitario, demagogo checerca solo consensi, non sempre poi ben impiegati e chi, invece,governa o si propone di farlo senza demagogia attraverso un programmato impegno su seri obiettivi.
Ora, calando questo illuminato giudizio nella odierna situazione politica campana, a poco più di un mese dal rinnovo dei vertici regionali, si ha la sensazione che Roberto Fico, in corsa come aspirante governatore, voglia essere tutt’e due le cose insieme, però con una maggiore propensione alla demagogia.
Che, il 23 settembre scorso, nel giorno in cui ha ufficialmente annunciato la sua sfida elettorale nel........





















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