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Da BookTok ai book influencer: no, il libro non è morto e ai giovani piace leggere e condividere. Parola di Carlotta Sanzogni

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“Una volta che avrai imparato a leggere, sarai libero per sempre", sosteneva lo scrittore americano Frederick Douglass. E in effetti aveva ragione. Da sempre i libri hanno ricoperto un ruolo fondamentale nella società, fungendo da veicolo di conoscenza, cultura e intrattenimento. Sono inviti al viaggio e all’incontro con gli altri: a ogni nuova pagina girata, un altro mondo appare davanti ai nostri occhi. In tutte le loro forme, ci permettono di imparare e di tenerci informati; ci intrattengono e ci aiutano a capire l’umanità, offrendo una finestra sull’alterità. La loro importanza va ben oltre il semplice atto di leggere. Essi rappresentano una porta aperta su mondi diversi, idee innovative e storie che possono ispirare e trasformare le vite.

E come tanti altri, anche il libro ha una propria ricorrenza. Il 23 aprile si festeggia la Giornata del libro per promuovere la lettura, la pubblicazione e la protezione della proprietà intellettuale attraverso il diritto d'autore. Il giorno ufficiale è stato scelto dall'UNESCO nel 1995 perché è una data simbolica per la letteratura mondiale. Il 23 aprile 1616 morirono tre grandi scrittori: Miguel de Cervantes, William Shakespeare e Garcilaso de la Vega. L’obiettivo della giornata è chiaro: incoraggiare le persone, in particolare i giovani, a leggere di più, celebrare il ruolo degli autori, degli editori, delle biblioteche e delle librerie e diffondere la cultura e il sapere attraverso i libri. Ma la bellezza dello sfogliare le pagine cartacee dei libri e le librerie piene in casa, con l’avvento dei social media, stanno lasciando il passo a un nuovo modo di come questi volumi vengono scoperti, discussi e venduti. E per parlare di questa nuova fruizione abbiamo intervistato Carlotta Sanzogni, responsabile Social & PR di Libraccio, book influencer professionista, 30mila followers su social, un book-club dal titolo “Zero Sbatti” e "Nata per leggere", e, naturalmente, grande divoratrice di libri. 

Sanzogni, partiamo dal principio. Cosa l’ha spinta a diventare book influencer e come si prepara per una recensione di un libro? Ha una routine specifica?

“Mi sono ritrovata a condividere sul mio profilo personale tutto quello che non potevo mettere per lavoro. È cominciato a diventare uno spazio dove raccontavo e condividevo le letture che avevo scelto per me. Come mi erano sembrate, nel bene e nel male, e alla fine mi sono ritrovata ad avere una piccola community che piano piano cresceva e che sembrava interessata a questa cosa e allo stesso tempo era invogliata a parlarne a sua volta. Perché ogni tanto abbiamo un po’ l’impressione di non........

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