Stephen Miran, consigliere di Trump: “Ecco qual è la logica dei dazi”
Parla il consigliere economico della Casa Bianca: «Misure decisive per equilibrare i commerci. Energia, chip, cantieri e farmaceutica le filiere da proteggere. L’Ue ci venga incontro comprando gas e Difesa»
Donald Trump lo ha nominato presidente del Council of economic advisers: un’agenzia governativa di consulenza economica che fa capo direttamente all’inquilino della Casa Bianca. Stiamo parlando di Stephen Miran, economista con un passato in Hudson bay capital management, conosciuto per il cosiddetto Accordo di Mar-a-Lago dello scorso anno. Appare relativamente poco. Ma, secondo i beninformati, è una delle figure più influenti per quanto riguarda la politica commerciale adottata dalla Casa Bianca. La Verità ha avuto l’opportunità di intervistarlo in esclusiva, per farsi raccontare la logica sottesa ai dazi e le strategie dell’amministrazione Trump per ridurre il debito pubblico.
In Italia, l’establishment mediatico sta demonizzando le politiche tariffarie di Trump. Quali sono gli obiettivi strategici dei suoi dazi?
«I dazi sono fondamentali per i negoziati commerciali del presidente Trump e per l’obiettivo finale di creare un sistema commerciale più equo. Anziché consentire ai Paesi stranieri di utilizzare barriere non tariffarie per impedire alle aziende americane di accedere ai loro mercati, il presidente si sta assicurando che il commercio possa fluire in entrambe le direzioni. Il presidente ha ragione nel dire che gli squilibri commerciali sono un’emergenza, e non da ultimo perché mantenere ed espandere un solido settore manifatturiero è fondamentale per la sicurezza nazionale. Affinché gli Stati Uniti possano difendersi – per non........
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