Rigori, Var, simulazione e proteste: la stagione degli arbitri nei numeri
Il designatore Rocchi fa il bilancio del campionato di Serie A degli arbitri. Cresce il gruppo dei giovani, ci saranno tagli negli organici, sono spariti i rigorini e si proseguirà nella comunicazione con l’esterno
La stagione va in archivio con verdetti che sono arrivati in extremis. “Questo campionato è stato appassionante, ma di una difficoltà estrema” la sintesi del designatore della Serie A, Gianluca Rocchi: una constatazione di quello che è stato, soprattutto negli ultimi mesi con la conseguenza di non poter dare ai giovani lo spazio necessario per accelerare il processo di crescita. Eppure, la squadra degli arbitri italiani è uscita da tempo dall’Anno Zero e il lavoro fatto su alcuni di loro (Colombo e Sozza, due nomi non a caso) sta cominciando a dare frutti concreti.
Rocchi non dà pagelle pubbliche al campionato dei direttori di gara. Per quelle serve attendere le relazioni ufficiali che determineranno promozioni e bocciature con l’obiettivo di far scendere il numero degli uomini a disposizione, perché con i livelli delle ultime annate è complicato garantire impegni sufficienti a tutti e uniformità il più possibile condivisa. Cosa significa? Che quando ad agosto si tornerà in campo gli arbitri saranno 42 (erano 52 nel 2021 quando è iniziata l’era Rocchi) e gli assistenti 76 (87) mentre cresceranno i VMO, ovvero coloro che sono........
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