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Il futuro dell’industria regionale tra post globalizzazione e AI

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10.11.2025

Intelligenza artificiale, ma non solo. Nel primo appuntamento del tour Top 500 2025 organizzato dai quotidiani del gruppo Nem con PwC, svoltosi nel quartier generale della Pmp di Coseano, è entrata prepotentemente nel dibattito la discussione sulla situazione geopolitica.

«Stiamo vivendo una nuova era - ha sottolineato il presidente di Confindustria Udine e della Pmp Luigino Pozzo nel suo dialogo con il vice direttore del Messaggero Veneto Paolo Mosanghini – , della post globalizzazione. C’è un riequilibrio a livello internazionale, ci sono due, forse tre grandi blocchi che hanno deciso di fare da sè, gli Stati Uniti dal canto loro non vogliono perdere la posizione di predominio economico. E in Europa cosa accadrà? È la domanda a cui dovremmo saper rispondere. Ho letto in questi giorni il programma di sviluppo della Cina per i prossimi 5 anni, che è stato appena approvato. Ecco loro hanno idee chiarissime su cosa fare, sui modelli da seguire, sulla società, sul futuro dell’industria, sull’utilizzo delle tecnologie. L’Europa ha un programma su queste basi? Io credo che noi siamo ancora in una fase di estrema incertezza. Prima di tutto dovremmo decidere se vogliamo rimettere al centro la manifattura, l’azienda,........

© Messaggero Veneto