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Storia di una partita che si doveva giocare per forza, in uno stadio mezzo vuoto e senza bambini

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Siamo seri (e onesti): è stata partita di calcio? Della nazionale? Quella per cui i bambini con la passione per il calcio (e ce ne sono ancora tanti, nonostante non abbiano mai visto l’azzurro a un Mondiale nella loro vita) non dormono per dieci giorni in attesa che mamma e papà li portino a vedere l’Italia giocare. No, era solo una partita di calcio che si doveva giocare per forza.

E si è visto. Ad esempio quando, un’ora prima del fischio d’inizio lo speaker ha urlato nel deserto del Friuli i nomi dei tre portieri della Nazionale che, sotto la curva abitualmente occupata dai tifosi dell’Udinese, si apprestavano a iniziare il riscaldamento. Ogni singolo dei pochi applausi si sentiva. Eppure oltre a Gigio Donnarumma c’erano altri due friulani, Alex Meret e Guglielmo Vicario.

Allo stadio Friuli gli azzurri di Gattuso vincono 3-0 e si prendono gli spareggi di marzo, anche grazie a un super Donnarumma

In una partita normale si sarebbero goduti l’applauso e i cori di........

© Messaggero Veneto