La sinistra italiana non si arrende alla pace
Pace in Terra Santa, non nelle piazze, nelle università e nelle scuole italiane, dove nulla è cambiato con la firma dell’accordo di Sharm el-Sheikh. La sinistra abbonda di orfani della guerra, sigle e personaggi che hanno trovato nella protesta anti-israeliana un senso per la loro azione politica e un palcoscenico che garantisce visibilità. Vantaggi ai quali non intendono rinunciare. Tutto come prima, quindi. L’esercito israeliano si ritira, Hamas si ferma, loro vanno avanti. Le proteste contro la partita di calcio Italia-Israele sono la cartina di tornasole di certe pulsioni. Erano programmate da settimane e sono state confermate.
È anche la linea del Pd, come spiega il deputato Mauro Berruto, ex ct degli azzurri di pallavolo e ora responsabile dello Sport per il partito di Elly Schlein: «La mia opinione non cambia di una virgola. Questa partita non avrebbe dovuto essere disputata, perché Israele avrebbe dovuto essere sospeso da tutte le competizioni sportive internazionali». Idem Laura Boldrini: «Continueremo a denunciare l’ignavia di tutte le organizzazioni sportive che hanno deciso di non decidere». Linea oltranzista condivisa dai Cinque Stelle: «Nessuna trattativa e nessun accordo possono cancellare le responsabilità politiche,........
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