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La Venezi alla Fenice: il talento non si perdona

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La notizia è ufficiale: Beatrice Venezi è il nuovo direttore stabile del Teatro La Fenice di Venezia. Una nomina che scuote il mondo musicale non solo per il rilievo dell’incarico, ma perché inevitabilmente si porta dietro polemiche, entusiasmi, malumori e divisioni. In Italia, si sa, l’Arte non riesce mai a essere soltanto Arte: deve sempre attraversare il filtro della politica, e ogni scelta artistica diventa subito un campo di battaglia ideologico. Oscar Wilde lo aveva intuito: il talento non si perdona.

È ciò che accade a Beatrice Venezi, giovane, donna, bella, dotata di forte carisma. Un profilo che attira applausi e attenzioni ma, insieme, critiche feroci. Ho avuto modo di vederla sul podio e al lavoro con l’orchestra: è una musicista seria, preparata, che sa affrontare il repertorio lirico e sinfonico con determinazione. Ricordo una luminosa interpretazione della difficile Turandot di Busoni a Torre del Lago, quando era pressoché sconosciuta. Da allora ogni sua........

© Libero Quotidiano