L’idea delle Terre Alte di Sicilia tradita insieme alla sua dignità
C’è stato un tempo in cui credevamo davvero che il destino delle Terre Alte di Sicilia potesse essere riscritto. Lo abbiamo fatto con la forza della visione, con il coraggio delle idee e – soprattutto – con la fiducia incrollabile che lo sviluppo di questi paesaggi non fosse solo possibile, ma doveroso. Siamo stati pionieri di una proposta concreta: ben prima che il Pnrr entrasse nel vocabolario della politica italiana, avevamo già intuito l’urgenza di una fiscalità di sviluppo dedicata alle aree montane dell’isola, come strumento per arginare lo spopolamento e innescare un ciclo virtuoso di investimenti e lavoro. Non è stata un’utopia.
La nostra visione è arrivata nelle stanze del potere: dal Presidente del Senato ai ministri, dai vertici della Regione alla Conferenza Episcopale Siciliana. Abbiamo parlato il linguaggio delle leggi, dei numeri, delle sentenze – inclusa quella della Corte di Giustizia Europea – e abbiamo ottenuto risultati: 300 milioni di euro in tre anni (2022-2024), destinati, sulla carta, a compensare gli svantaggi strutturali dell’insularità. Una misura........
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