La politica da confronto ideale a conformismo aggressivo
Il conformismo è un comportamento: “Abitudinario, acritico, piatta adesione e deferenza nei confronti delle opinioni e dei gusti della maggioranza o delle direttive del potere”. Possiamo dire che il conformista non pensa: ripete. Di norma l’appellativo conformista viene sempre dato a coloro che rispettano le regole in quanto si intendono funzionali al potere costituito, ma esiste anche il conformismo di chi si oppone al conformismo “della maggioranza”, è un conformismo “della minoranza” che potremmo definire un “conformismo rivoluzionario” cioè un comportamento in cui una persona non solo si conforma alle norme sociali, ma cerca anche di imporre tali opinioni o comportamenti ad altri con un atteggiamento aggressivo, il tutto funzionale alla polarizzazione ormai caratteristica strutturale del sistema politico e mediatico del Paese.
Lo possiamo notare nel dualismo della politica internazionale: se sei per l’Ucraina devi essere pro-Israele o l’opposto, egualmente se sei pro-Russia devi essere pro-Hamas (intendendo come pro-Palestina) e ovviamente l’opposto. Anche i termini devono essere estremizzati per aver un consenso ignorante, affermare che c’è una guerra “è banale” per il senso comune, mentre un “genocidio” ottiene un maggior impatto emotivo, stessa accusa è stata ipotizzata nel conflitto Russia/Ucraina ma, essendo due eserciti regolari, questa proposta di lettura non ha trovato audience, mentre è oggettivo che la Russia ha invaso l’Ucraina per cui il messaggio mediatico che deve polarizzare è l’aggressione.
I due poli si confrontano e si scontrano utilizzando due messaggi: i pro-Hamas accusano Israele e l’Occidente di essere complici di genocidio, mentre l’Occidente accusa la Russia di aver aggredito l’Ucraina e di voler invadere l’Europa. In questo scontro polarizzato l’obbiettivo non è risolvere il problema cercando di comprendere le motivazioni (perché esse esistono giuste o sbagliate che siano, essendo soggettive), ma è quello di avere un consenso non informato, per cui si attua una comunicazione........
© L'Opinione delle Libertà
