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Mosca delegittima Zelenskyy per affossare i negoziati

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Mentre Washington si illude di guidare un negoziato di pace, Mosca guadagna tempo con pretesti sempre nuovi e prosegue la sua guerra d’aggressione. Per l’ennesima volta, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha dichiarato che il Cremlino non riconosce la legittimità del Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy e non accetterebbe la sua firma su alcun accordo di pace. “Quando arriveremo al punto di dover firmare dei documenti, avremo bisogno che tutti comprendano chiaramente che la persona che firma è legittima”, ha dichiarato Lavrov a Nbc News in una recente intervista. “E secondo la Costituzione ucraina, al momento il Signor Zelenskyy non lo è”.

Non è la prima volta che la Russia esprime simili dubbi. Mosca ha fatto dell’attacco alla legittimità di Zelenskyy un elemento centrale della sua strategia di disinformazione, con il presidente russo Vladimir Putin che all’inizio di quest’anno ha affermato che il leader ucraino “non ha il diritto di firmare alcunché” in potenziali colloqui di pace.

L’obiettivo del Cremlino è evidente. La Russia cerca di frammentare la società ucraina, indebolire il sostegno occidentale e complicare i negoziati futuri. Ma gli sforzi di Mosca per dipingere Zelenskyy come illegittimo falliscono se confrontati con la Costituzione ucraina e la consolidata prassi politica del Paese, oltre che con i precedenti internazionali e la tradizione giuridica.

L’invasione su vasta scala della Russia nel febbraio 2022 ha portato direttamente all’introduzione della legge marziale in Ucraina, rendendo impossibile per il Paese tenere le elezioni presidenziali........

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