Un nuovo bilanciamento del potere in Medio Oriente
La politica del presidente ad interim siriano Ahmed al-Sharaa segna un punto di svolta della Siria nel panorama geopolitico non solo mediorientale. Una trasformazione da jihadista a statista moderato e credibile, probabilmente con tendenze oggi non integraliste, una nuova immagine che può sorprendere se si osserva con generalità. Ma approfondendo minimamente la sua storia, si può definire il suo processo di “trasformazione” sicuramente politico, mentre la parte ideologica dovrà essere approfondita e accertata nel tempo, con una osservazione attenta alle minoranze religiose ed etniche del Paese ed al mondo femminile, soprattutto ai ruoli che le donne siriane rivestono ed andranno a ricoprire.
In pratica le “azioni politico/armate” praticate per il raggiungimento del “potere” hanno fatto perno, come accade in genere in questa tipologia di dinamiche umane, sul lato ideologico per l’aggregazione dogmatica della massa, che soprattutto nell’islam ha aspetti radicati, quindi facilmente manipolabili. Pertanto l’ideale della lotta per il “jihad” è stato lo strumento fondamentale per ottenere il “dominio”. Una volta ottenuto il governo della regione, l’ideologia professata da al-Qaeda, prima bandiera del presidente ad interim siriano, viene apparentemente disconosciuta o ignorata, a favore di accordi internazionali strumentali alla........





















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