Raffaele Fitto in pole per la Commissione europea
Negli anni Sessanta l’indimenticato Bruno Martino cantava “Odio l’estate”. Come dargli torto, riguardo alla politica. La stagione calda non ha soltanto solleticato la voglia matta di alcuni esponenti del centrodestra di straparlare lanciando proposte bislacche sul fronte dell’ampliamento dei diritti di cittadinanza.
L’estate, ormai da anni si caratterizza per l’accresciuta improntitudine della sinistra nell’avvelenare il dibattito politico attraverso la propalazione mediatica di autentiche “bufale”.
Tra queste il tormentone più gettonato dell’estate da Elly Schlein e soci assortiti è stato: l’Italia in Europa è isolata, la Meloni non conta niente a Bruxelles e la nomina della futura squadra di Governo della Ue vedrà pesantemente penalizzato il nostro Paese. Motivo: il mancato voto favorevole di Fratelli d’Italia alla riconferma di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione. Ovviamente, tutte balle.
Per inciso, è disgustoso che l’odio irriducibile verso il nemico politico possa spingere una fazione a desiderare il male della propria nazione. Ma questa è la sinistra, bellezza! E quando mai i “compagni” hanno tifato per l’Italia? Comunque, tranquilli tutti. Non accadrà di vedere l’Italia messa all’angolo in Europa, per molte fondate ragioni.
La prima. Riguardo al voto sulla von der Leyen. Siamo proprio sicuri che vi sia stata effettivamente tra le due leader la tanto reclamizzata (dalla sinistra) rottura? Abbiamo più di un dubbio al riguardo. La decisione finale della Meloni di negare ufficialmente il voto alla von der Leyen – posto che questo sia realmente accaduto nel segreto della cabina elettorale – potrebbe essere stata una manovra concordata tra le due per evitare alla tedesca di perdere l’appoggio del gruppo parlamentare dei Verdi – e della stessa compagine socialista, che aveva annunciato apertamente il ritiro dalla partita della riconferma se Ursula avesse aggregato nel patto........
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