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Adesso basta linciare i calciatori della Nazionale di calcio: sono quelli che hanno meno responsabilità di tutti

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13.06.2025

Anche senza iscrizione all’albo dei difensori d’ufficio, è ora di intervenire sul gioco al massacro dei calciatori in azzurro. I giocatori, e in parte Luciano Spalletti, sono finiti in un tritacarne di retorica patriottarda. La colpa principale delle disgraziate partite contro la Norvegia e la Moldova è stata attribuita al disprezzo dei giocatori mercenari verso la bandiera tricolore. Altrettanto ingiuriato è stato Claudio Ranieri, trasformato in una specie di Celestino V post-dantesco che per viltade – e denaro, si capisce – oppone il gran rifiuto alla panchina dalla quale già Roberto Mancini si dileguò per i petrodollari sauditi, salvo pentimento di questi ultimi giorni.

Dirigenti? Autoassolti, come sempre, anzi rieletti a furor di popolo perché mondi da ogni colpa e dediti a riforme salvifiche.

Ecco, punto per punto, dieci elementi di dissenso.

1. I ragazzi di Spalletti sono il meglio che offre il calcio italiano. È un’ovvietà ma è il caso di ripeterla.

2 .La loro cifra atletica è soggetta a cali di forma. È un’ovvietà anche questa ma è il caso di ripeterla.

3. La loro cifra tecnica è modesta. Fabio Capello, Arrigo Sacchi e Ottavio Bianchi lo spiegano da anni. Carlo Ancelotti è andato a rifondare........

© L'Espresso