La crittografia non è un argine al furto di dati
Di recente una parte del governo Usa ha utilizzato Signal in una chat (in cui per sbaglio è finito il direttore di Atlantic) nel quale si parlava di piani di guerra contro gli Houthi. A parte l’errore di fondo di inserire una persona esterna alla chat, ma possiamo affermare con ragionevole certezza che le comunicazioni e gli strumenti che usiamo tutti i giorni siano sempre così sicure? Nell’era della comunicazione digitale, la sicurezza e la privacy sono diventate priorità per molti utenti. L’uso si piattaforme di messaggistica istantanea come Signal e WhatsApp si presentano come soluzioni sicure grazie alla crittografia end-to-end, promettendo la protezione delle nostre conversazioni. Tuttavia, una riflessione approfondita sui rischi e sulle vulnerabilità di queste applicazioni suggerisce che potrebbero non essere la risposta definitiva alla questione della comunicazione sicura. La crescente consapevolezza dei rischi legati alla centralizzazione dei dati ha portato a considerare soluzioni basate su protocolli decentralizzati e sistemi di messaggistica autogestita. Sebbene Signal e WhatsApp utilizzino tecnologie avanzate di crittografia, queste piattaforme non sono esenti da vulnerabilità, infatti spesso cyber........
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