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Dalla vasca ai portoni, il Palazzo delle Poste di Bergamo mostra i segni del tempo - Foto

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07.09.2025

La SITUAZIONE ATTUALE. La piscina desolatamente vuota, un pannello a coprire un ingresso danneggiato, le infiltrazioni. L’azienda rassicura: «A breve i lavori».

La facciata su via Masone del Palazzo delle Poste è spettacolare. Monumentale e sobria ad un tempo. Capita spesso che gruppetti di turisti, italiani o stranieri, si soffermino ad ammirarla. Merito della Torre dell’Orologio, delle amplissime vetrate, delle cinque alte colonne alla cui sommità si ergono altrettante statue bronzee: L’Italia cattolica e L’Italia fascista di Giovanni Manzoni, L’Italia etrusca e l’Italia romana di Nino Galizzi e, su una «quinta» architettonica, il San Cristoforo (protettore dei postelegrafonici) di Francesco Minotti. Merito del fascino va poi alla vasca rettangolare sottostante, di ben 100 metri quadrati. Che però, malinconicamente all’asciutto, versa oggi in condizioni di apparente abbandono, tanto da spingere diversi residenti della zona a lamentarsene e a far giungere il loro disappunto a L’Eco di Bergamo: persino la statua del delfino, da cui dovrebbe zampillare l’acqua, con una smorfia sembra indicare con fastidio le piastrelle azzurre qua e là divelte, la sporcizia, le erbacce, i cavi scoperti, i massi perimetrali anneriti.

E mentre poco oltre, verso via Matris Domini, sono state almeno sfalciate, negli scorsi giorni, grazie a un intervento di manutenzione ordinaria, le........

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