«Nella danza ci sentiamo vivi e leggeri». Andrea e Stefano, successo mondiale
LA STORIA. I due giovani con la sindrome di Down hanno trionfato agli Special Olympics Winter Games. Per loro medaglia d’oro.
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«Quando ballo mi sento leggera, mi sembra di volare» dice Andrea Tomasoni, 29 anni, di Chiuduno. «La musica mi fa sentire bene» le fa eco Stefano Brevi, 34 anni, di Casazza. Insieme hanno messo davvero le ali sul palco degli Special Olympics Winter Games di Torino: con un’esibizione perfetta hanno vinto la medaglia d’oro nella danza sportiva, accompagnati dalla loro maestra Marianna Cadei della scuola Rosy Dance di Villongo.
Entrambi con la sindrome di Down, grazie al ballo, un passo alla volta, hanno imparato a sfidare limiti e pregiudizi, a superare se stessi, a porsi obiettivi che mai si sarebbero sognati di raggiungere.
Hanno iniziato insieme dodici anni fa, e da allora hanno sempre condiviso questo percorso, formando una coppia armonica e ben affiatata. Si allenano per due volte alla settimana, come chiarisce Stefano, «il mercoledì e il venerdì». Lui ricorda: «Ho iniziato perché mi piaceva tanto andare a ballare. Penso che questo sia uno sport bellissimo, mi piace imparare passi e figure nuove, dal liscio alle danze standard» che secondo le regole di Federdanza, sono dieci: valzer inglese, tango, valzer viennese, slow fox, quick-step, samba, cha cha cha, rumba, paso doble, jive.
Stefano le segue e impara con disciplina e attenzione: «È uno sport speciale – spiega – perché c’è la musica, che mi piace molto, e mi permette di stare sempre in movimento. Quando ero più piccolo sciavo, ho iniziato quando avevo otto anni e mi piaceva tanto, per un periodo ho partecipato alle gare di sci alpino: gigante, slalom, un po’ di tutto. Le gare erano in posti diversi, come al Passo del Tonale, Presolana, Pora, facevo tutte le piste, e per prepararmi mi allenavo molto. C’è stato un periodo in cui facevo esercizio tutti i giorni. Poi ho smesso, perché mi piaceva cambiare. Adesso frequento anche un corso di nuoto ogni martedì». Anche Andrea è sempre stata un’atleta, e ha iniziato con nuoto e pallavolo: «Con la mia squadra – racconta – ho partecipato anche agli Special Olympics di pallavolo, ho smesso un anno fa. Per un certo periodo ho portato avanti entrambe le discipline, ma ultimamente era diventato troppo impegnativo. Il ballo mi appassiona di più, e mi ha sempre coinvolto moltissimo, fin dall’inizio, grazie alle mie........
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