Bagnatica, la fuga di gas nella notte concentrata nell’appartamento
IL SOPRALLUOGO. Il Nucleo investigativo antincendio al lavoro per trovare l’origine dell’esplosione. Tolti i sigilli al corsello, venerdì assemblea Straordinaria: «Milioni di danni, fiducia nei rimborsi».
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Bagnatica
«Abbiamo le idee chiare su tutto quello che è successo». Sono le 15.20 quando il caporeparto Michele Giacalone, referente operativo del Nia (Nucleo investigativo antincendio) dei Vigili del fuoco della Lombardia, risale la rampa che porta ai garage della palazzina C del complesso «Isolabella» di Bagnatica. Dalle 9, insieme alla sua squadra, è stato impegnato in una serie di accertamenti per capire le cause dell’esplosione che martedì alle 6.30 ha distrutto la casa dove vivevano Piero Cabras, la moglie Lorenza Gandi e i figli di 16 e 17 anni.
«Siamo stati delegati dal pm per accertare le cause dello scoppio – spiega Giacalone –. Abbiamo svolto una serie di rilievi tecnici sull’impianto gas della palazzina e sui punti di maggiore interesse investigativo. Abbiamo le idee chiare........© L'Eco di Bergamo
