Minori ucraini fuggiti dalla guerra e accolti in Valle Imagna. «Ma per l’integrazione dobbiamo fare di più»
L’ANNIVERSARIO. Il 20 marzo di tre anni fa arrivarono in 94 dall’orfanotrofio di Berdiansk a Rota e Bedulita. Ora sono in 37. Il responsabile del progetto: «Servono risorse umane ed economiche».
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«Servono più risorse umane e anche economiche. Tanto è stato fatto ma restano tante difficoltà: soprattutto i ragazzi più grandi hanno difficoltà a integrarsi, frequentano la scuola saltuariamente, hanno bisogno di assaggi lavorativi, noi diremmo che sono dispersi».
Diego Mosca è insegnante e referente del progetto di accoglienza dei ragazzi ucraini arrivati a Rota Imagna, Bedulita e Pontida il 20 marzo 2022, dall’orfanotrofio di Berdiansk. Fuggivano dalla guerra, erano in 94, sono trascorsi esattamente tre anni. E tante cose sono cambiate, qualcuno è stato rimpatriato su propria richiesta, altri sono riusciti a restare e vogliono rimanere in Italia o comunque non tornare in Ucraina, dove, magari non hanno nessuno.
Nell’agosto 2023 il rimpatrio di un primo gruppo, poi nel........
© L'Eco di Bergamo
