L’asse Colere-Lizzola per ora solo sulla carta
IL MAXI PROGETTO. Il cronoprogramma per il comprensorio sciistico prevedeva il via ai lavori da aprile. Ma i sindaci: «Iter ancora lungo».
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La road map per la realizzazione del comprensorio sciistico Colere-Lizzola presentata un anno fa alle autorità locali prevedeva per l’aprile 2025 «l’inizio dei lavori per collegamento e funicolare». Prima tappa concreta di un percorso che avrebbe dovuto portare nel dicembre 2025 all’apertura del nuovo impianto a Fontanamora, nel marzo 2026 all’avvio dei lavori per l’impianto di collegamento del pizzo di Petto, per la realizzazione della banca dell’acqua e dei nuovi impianti di Lizzola, per giungere al completamento dell’operazione nel dicembre 2026. Che quei tempi fossero intrisi di ottimismo apparve subito evidente a molti.
Ma adesso, a quasi un anno dall’annuncio pubblico di questo rivoluzionario progetto - che prospettava (e continua a prospettare) di unire due valli per far nascere un comprensorio sciistico da 50 chilometri di piste, di primo piano a livello quantomeno regionale - quello che emerge parlando con gli addetti ai lavori è che poco si sia mosso. «Ci stiamo lavorando» è una delle espressioni che torna più spesso.
I proponenti - la società Rs Impianti, capitanata dal banchiere di origini coleresi Massimiliano Belingheri, protagonista già del rilancio e della riapertura della stazione di........
© L'Eco di Bergamo
