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Lo scoppio, la palazzina distrutta, due feriti e il giallo sull’odore di gas: ora la conta dei danni

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29.05.2025

LA RICOSTRUZIONE. Ustioni di secondo grado per madre e figlio, feriti anche marito e altro figlio. Evacuate 42 persone a Bagnatica, sei ospitate dalle suore. Attivate le assicurazioni e le banche per i mutui: che cosa succede ora.

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Bagnatica

I piloni in cemento armato che sorreggono la palazzina ricurvi, la cancellata in ferro spazzata via e piegata, i muri divisori e perimetrali dell’appartamento praticamente scomparsi e i calcinacci – anche blocchi di un metro quadrato – sbalzati a metri di distanza. Fa davvero impressione vedere quel che resta dell’appartamento a pianterreno dello stabile C del complesso residenziale «Isolabella», nell’omonima strada della periferia di Bagnatica. Pochi minuti prima delle 6,30 di martedì mattina (27 maggio) questo tranquillo quartiere residenziale è stato svegliato da un boato, la cui onda d’urto ha danneggiato – in maniera seria o lieve a seconda della distanza – una ventina di abitazioni del circondario. Lo scoppio è stato causato da una fuga di gas e la «miccia» involontaria sarebbe stata innestata quando la padrona di casa dell’abitazione da cui è partita l’esplosione – la quarantanovenne Lorenza Gandi – ha acceso il fornello per preparare la colazione.

È stata investita dall’esplosione – violentissima – che ha trasformato, in un istante, la sua abitazione in un cumulo di macerie. Macerie sotto le quali è rimasta intrappolata per alcuni minuti, prima che alcuni vicini di casa la soccorressero. Ha riportato ustioni di secondo grado ed è ricoverata –........

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