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Filo-Putin e pro-Pal, la politica italiana si divide e la Russia ne approfitta per affondare il colpo

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Come si è visto in questi giorni, la vicenda apparentemente solo giudiziaria che, caso strano, ha colpito 3 personalità politiche italiane – da un lato Federica Mogherini, dall’altro lato due parlamentari europee del Pd, una Alessandra Moretti a cui è stata tolta l’immunità parlamentare, cosa mai accaduta nel passato, e l’altra Elisabetta Gualmini a cui l’immunità invece è stata mantenuta – in effetti presenta molteplici aspetti.

Non c’è solo un problema di garantismo – subito sollevato dal Riformista, con un articolo di Aldo Torchiaro che si è differenziato sia dal moralismo peloso di alcuni giornali di destra, sia dal pavido silenzio del PD – ma questioni politiche di notevole rilievo. Sulla vicenda Mogherini-Gualmini, ha subito sparato a raffica la portavoce russa Zakarova ed è arrivata a collegare la corruzione presente nell’Unione Europa con quella ucraina. La cosa paradossale, poi, è che a condurre questa battaglia moralista è la nomenklatura russa, notoriamente caratterizzata da una straordinaria corruzione interna. Ma c’è di peggio: la cleptocrazia è uno dei meccanismi usati dalla Russia per condurre la guerra asimmetrica in Europa. Negli anni passati gli oligarchi russi sono calati in Europa per acquisire non solo residenze di lusso, squadre di calcio, grandi alberghi ma anche giornali, leader........

© Il Riformista