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Il killer dei Casalesi al carcere duro e la strana richiesta del rasoio elettrico col filo

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10.06.2025

La strage di San Gennaro a Castel Volturno: a sparare c'era anche Giovanni Letizia

Milano – Ore 21 del 18 settembre 2008, siamo a Baia Verde, frazione di Castel Volturno, Caserta. Antonio Ciliento si trova davanti alla sua sala giochi: sospettato di essere un informatore delle forze dell’ordine, viene investito da una raffica di sessanta proiettili esplosi in un amen. Passa meno di mezz’ora, e lo stesso gruppo di fuoco piomba alla sartoria Ob. Ob. Exotic Fashions al civico 1083 della strada statale Domitiana: sei immigrati originari di Ghana, Togo e Liberia – senza alcun collegamento con la mala nigeriana che all’epoca gestiva per la camorra spaccio e prostituzione nella zona – restano a terra, trucidati da 125 colpi sparati in trenta secondi. Un’azione di fuoco che passerà alla storia criminale come la strage di San Gennaro.

Una strage di innocenti che il giorno dopo innescò una vera e propria rivolta della comunità africana, che invase le strade per chiedere a gran voce che gli assassini venissero subito catturati. Una strage che generò l’immediata reazione dello Stato (107 gli arresti meno di due settimane........

© Il Giorno