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La fine del mito occidentale e l’inizio dell’Europa che resiste

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07.12.2025

La bandiera europea al parlamento di Strasburgo (Epa)

Difesa comune delle democrazie liberali. Era questa la promessa, talvolta ipocrita ma indubbiamente potente, che per ottant’anni ha cementato il ponte atlantico. Nella dottrina Trump questo cemento salta per aria. Con la National Security Strategy, siamo di fronte alla prima, esplicita, strategia di delegittimazione dell’Unione europea dal dopoguerra a oggi. L’Europa non è più casa comune ma problema, zavorra, “potere nemico”, burocrazia antidemocratica che “domina” Stati da liberare. 

È colpevole di manipolare l’immigrazione, di "sconvolgere i processi democratici" nei Paesi membri, fino a suggerire che alcuni governi europei avrebbero "soppresso l’opposizione" per restare al potere. È un attacco frontale di narrazione: chi siamo, che civiltà rappresentiamo, quanto valiamo come alleati.

Cosa dobbiamo fare, allora, per resistere a un’America che ci percepisce come ostacolo, e non più come alleato naturale? 

Dobbiamo resistere: fuori e dentro.

Resistere fuori significa, prima di tutto, diventare adulti. E dunque difesa comune, sovranità digitale e........

© Il Giorno