Per gli ayatollah il "vizio" degli ostaggi dura da 45 anni
Per l'Iran quello degli ostaggi è un vizietto lungo 45 anni. Inizia tutto il 4 novembre 1979 quando un commando khomeinista occupa l'Ambasciata Usa di Teheran e pretende l'estradizione dello Scià - al tempo ricoverato in un clinica americana - in cambio della liberazione di una cinquantina di diplomatici statunitensi. Alla fine Reza Pahlevi morirà in esilio. Gli ostaggi, invece, verranno liberati il 20 gennaio 1981 grazie a un accordo mediato dall'Algeria.
Da allora, però, Teheran non ha mai rinunciato a usare gli ostaggi per piegare l'Occidente. Anche per questo è difficile credere alle affermazioni dei portavoce di Teheran pronti a negare un collegamento tra la detenzione della giornalista Cecilia Sala e quella dell'ingegnere svizzero iraniano Mohammad Abedini Najafabadi, incarcerato in Italia su richiesta americana. La vicenda, purtroppo per Cecilia, è assai simile a quella di tanti giornalisti, uomini d'affari o operatori umanitari rimasti per anni nelle galere iraniane. Anni........
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