Tito Chini e la cultura termale nel Trentino. Le antiche fonti a Castel Caldes a Caldes a Trento.
Il Museo del Castello del Buonconsiglio propone nella sua sede di Castel Caldes una mostra, fino al 2 novembre 2025, sul termalismo, fenomeno storico e sociale che conobbe un notevole sviluppo in Trentino, specialmente nei decenni a cavallo tra Otto e Novecento.
Gli stabilimenti termali sorti a Pejo, Rabbi, Levico-Vetriolo, Roncegno e Comano sono ancora oggi siti di grande richiamo per le proprietà terapeutiche e benefiche delle loro acque. Tra la fine della dominazione asburgica e gli anni Trenta, attraverso l’intera parabola della Belle époque, queste località divennero mete privilegiate di un raffinato turismo termale, che coinvolse le classi agiate della Mitteleuropa e del vicino Regno d’Italia. Le principali stazioni di cura si dotarono pertanto di infrastrutture turistiche e rinnovarono l’assetto architettonico dei diversi “bagni”, attuando in alcuni casi dei progetti decorativi che coinvolsero pittori specializzati nella decorazione d’interni, con risultati di alto profilo estetico.
In questo contesto si colloca la chiamata a Vetriolo di Tito Chini (Firenze 1898 – Desio 1947), pittore e ceramista appartenente a un’illustre dinastia di decoratori originari di Firenze e fondatori di una rinomata fornace a Borgo........
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