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Sulle tracce di Giotto a Roma: il Frammento Vaticano in mostra all’Opificio delle Pietre Dure a Firenze

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Il Museo dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze accoglie fino al 1 novembre 2025, nell’ambito del ciclo “Caring for Art. Restauri in mostra”, un ospite di importanza straordinaria per il mondo dell’arte e della ricerca: il cosiddetto Frammento Vaticano, unico resto del ciclo di pitture murali che Giotto e la sua équipe realizzarono nel primo quarto del XIV secolo nell’antica Basilica di San Pietro in Vaticano. Un’opera di eccezionale valore storico e artistico, ora godibile pienamente dopo un complesso intervento di restauro condotto dall’Opificio delle Pietre Dure tra il 2016 e il 2019.

Il Frammento Vaticano rappresenta una rara testimonianza dell’attività romana di Giotto: si tratta di una porzione di pittura murale staccata, attualmente inglobata in un letto di gesso che ne costituisce il supporto, raffigurante due sobrie e potenti figure di santi a lungo identificate, a torto, con San Pietro e San Paolo. La storia di questo lacerto è affascinante e segnata da una complessa stratificazione di materie e memorie. L’antica Basilica di San Pietro, eretta nei primi secoli del Cristianesimo, fu progressivamente demolita a partire dal XVI secolo p er far posto al progetto di Bramante e Michelangelo. Della decorazione murale trecentesca affidata al più importante pittore del tempo e la cui memoria è tramandata nelle fonti, questo frammento è l’unica testimonianza materiale, sopravvissuto per il suo valore testimoniale e devozionale e perciò conservato nel tempo con grande cura.
Un’iscrizione sul retro ricorda come, nel 1610, l’opera fu donata da Pietro Strozzi, canonico della........

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