Separazione delle carriere, il governo accelera: ipotesi referendum ai primi di marzo
Nell’attesa che tutti i comitati referendari scaldino i motori per entrare nel vivo della campagna, ci si chiede sempre con più interesse quando si terrà il voto popolare che deciderà se il nostro sistema dovrà accogliere o meno la separazione delle carriere tra giudici e pm. Due giorni fa proprio la premier Giorgia Meloni, rivolta alla sinistra, ha detto: «Loro sanno che sono norme di buon senso e infatti che dicono? “Votate no al referendum per mandare a casa la Meloni”. Ma mettetevi l'anima in pace, la Meloni a casa ce la possono mandare solo gli italiani. Arriverà a fine legislatura e poi chiederà agli italiani di essere giudicata sul complesso di ciò che ha fatto. È una cosa alla quale la sinistra non è abituata: la democrazia».
Insomma per la presidente del Consiglio la partita è chiara: nessun legame tra il ddl costituzionale approvato dalle Camere e la stabilità dell'esecutivo. E però sempre meglio non rischiare, anzi per il Governo sarebbe un volano fortissimo quello dell’acclamazione popolare alla © Il Dubbio





















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