Fischi a Schlein, claque per Conte: ora il campo largo ha un problema di leadership
Se c’è un merito che va riconosciuto alla segretaria del Pd Elly Schlein, è quello di essere riuscita a unire tutte le opposizioni (ad eccezione di Azione di Carlo Calenda), in un unico grande contenitore in vista delle prossime Regionali. «Non accadeva da vent’anni», ha scandito trionfante la leader dem dal palco della Festa dell’Unità di Reggio Emilia, e non le so può dar torto. Ma Schlein ha rilanciato, mettendo in guardia la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sul fatto che il centrosinistra sarà unito «anche alle prossime elezioni politiche», dove sempre a detta della segretaria Pd batterà il centrodestra.
Messa così ci sarebbero tutti i presupposti perché le Regionali d’autunno costituiscano il trampolino di lancio verso le Politiche del 2027, ma c’è un’incognita, anzi due. La prima è costituita da quei “temi” di cui tanto si parla e che, in concreto, in quelle divergenze presenti soprattutto in politica estera tra Pd e M5S e ancora più tra i centristi di Iv e Più Europa e la “sinistra” dello schieramento, cioè pentastellati e Avs.
I leader buttano la palla in tribuna, insistono nel dire........© Il Dubbio
