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Da Torino a Palermo, fino a Pescara: la disputa sull’IA la vince il dialogo

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Una schiera in giacca e cravatta si aggira nella sede del Consiglio nazionale forense a Roma. Ma non si tratta della solita popolazione di avvocati che riempie le stanze di Via del governo vecchio: dentro quei completi si scorgono i volti giovanissimi e tesi degli studenti giunti da un capo e l’altro dell’Italia per la “sfida finale” del Torneo Dire e Contraddire. Il loro vociare allegro “invade” i corridoi per qualche momento, poi la platea si riempie fino all’ultimo posto e la concentrazione diventa palpabile: silenzio, l’ultima gara di disputa può avere inizio.

A sfidarsi sono gli studenti delle superiori che hanno superato le fasi di qualificazione territoriale: tre squadre, da Palermo, Pescara e Torino. Davanti a loro siede una giuria d’eccezione composta dalla Prima Presidente della Corte di Cassazione Margherita Cassano, che rinnova la presenza dello scorso anno, l’Avvocato Generale dello Stato Gabriella Palmieri Sandulli e il Presidente del Cnf Francesco Greco. Spetta a loro decretare il vincitore, non prima di aver assistito a un appassionato e serrato dibattito sul tema dell’intelligenza artificiale che ha avuto luogo ieri nella sala Aurora del Cnf.

Dopo due ore i punteggi dei giudici sono pronti. La quinta edizione del Torneo può concludersi con un verdetto: a guadagnare il primo posto è la squadra di Pescara, con gli studenti dei licei classico e scientifico “Leonardo da........

© Il Dubbio