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Nino Di Matteo lascia l’Anm: «È ostaggio dalle correnti». Batosta nella sfida contro Nordio

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Tempi duri per l’Anm. Ed è forse inevitabile, nel pieno della difficile battaglia contro la separazione delle carriere. Ma agli scivoloni contestabili direttamente al sindacato delle toghe, come il comizio allestito sabato scorso a Napoli per presentare il Comitato del No alla riforma ( e sostenuto persino dal provveditore agli Studi della Campania, come riferito ieri dal Dubbio...), si aggiungono defezioni clamorose. È di ieri la notizia che il sostituto della Procura nazionale Antimafia Nino Di Matteo ha deciso di lasciare l’associazione. È stato lui stesso a darne notizia, con un tono amareggiato che lascia intravedere frizioni con i colleghi: «Nelle scorse settimane ho presentato le dimissioni dall’Anm. Ho, progressivamente nel tempo, maturato questa decisione con molta amarezza», ha detto Di Matteo.

«Non mi sento parte di un’associazione all’interno della quale continuano a trovare spazio logiche di appartenenza correntizia e di opportunità politica che non ho mai........

© Il Dubbio