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I funerali di Charlie Kirk, il protomartire dei MAGA

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16.09.2025

Allo State Farm Stadium di Glendale (Arizona), teatro di tre Super Bowl, fervono i preparativi per la cerimonia di domenica per ricordare Charlie Kirk, l’attivista assassinato lo scorso 10 settembre in un dibatto pubblico all’università dello Utah. Si chiamerà Building a Legacy, Remembering Charlie Kirk, sono attesi migliaia di attivisti e i principali esponenti della destra MAGA, Donald Trump in primis.

Sarà un evento «grandioso», promette lo stesso presidente, uno show mediatico-politico da ricordare per intere generazioni, la canonizzazione pubblica del protomartire della nuova destra americana. Ma anche una tragedia da sfruttare per imprimere ancora più forza all’azione politica del presidente Usa che ieri ha minacciato la proclamazione dello stato d’emergenza nella città di Washington. Ed è a questo intreccio tra propaganda politica interessata e commozione reale che bisogna guardare per cogliere il senso della beatificazione di Kirk.

«Dio aveva altri piani per lui», aveva detto J-D. Vance, amico personale di Kirk, poche ore dopo il suo assassinio. Il vicepresidente ha accompagnato il feretro da Salt Lake City a Phoenix a bordo dell’Air Force One visibilmente turbato e le sue parole intrise di misticismo messianico offrono alla comunità MAGA il linguaggio della fede assieme a quello del lutto. Vance, da........

© Il Dubbio