Bataclan 10 anni dopo: dalle macerie di Gaza risorge il terrorismo
Il 13 novembre 2015 le stragi coordinate del Bataclan e dei caffè parigini hanno segnato il punto più cruento e nichilista del jihadismo in Europa: 130 morti o oltre 350 feriti, l’attacco più mortale dai tempi della Seconda guerra mondiale. Un’ondata rosso sangue alimentata dai successi dello Stato islamico (Isis) che dal suo califfato di Raqqa e Mosul tra il 2014 e il 2016 ha reclutato e addestrato centinaia di giovani terroristi europei.
Da allora molte cose sono cambiate; l’Isis è stato sradicato, i suoi leader eliminati, le sua cattedrali abbattute. Anche al Qaeda (responsabile dell’attentato a Charlie Hebdo), dopo la morte di Osama bin Laden e poi di Ayman al Zawahiri ha assunto un profilo basso pur restando attiva in particolare nelle aree del maghreb e della penisola arabica. Di quella generazione resta ben poco, alcuni sono stati uccisi, la gran parte sconta pesanti condanne e la mancanza di una organizzazione strutturata ha per anni messo in crisi tutta la filiera.
Ora però i servizi francesi lanciano un nuovo, preoccupante allarme, tracciando un profilo dettagliato del nuovo jihadista, meno organizzato ma proteiforme e sfuggente. Secondo un rapporto della Direzione........





















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