Separazione delle carriere: è falsa anche l’intervista a Paolo Borsellino
Non basta aver inventato un'intervista a Giovanni Falcone per sostenere una tesi contro la separazione delle carriere. Ora tocca anche a Paolo Borsellino. Nell'articolo del Fatto Quotidiano che una settimana fa ha rilanciato la falsa intervista a Falcone del 25 gennaio 1992 (mai apparsa su Repubblica, come da noi verificato), viene citato anche Borsellino. Gli si attribuisce una dichiarazione rilasciata a Samarcanda, la storica trasmissione condotta da Michele Santoro, il 23 maggio 1991: “Separare le carriere significa spezzare l'unità della magistratura. Il magistrato requirente deve poter svolgere la sua funzione senza dover rendere conto al potere politico”.
Il Dubbio ha verificato nelle teche Rai. Il risultato è inequivocabile: Paolo Borsellino non solo non fu intervistato a Samarcanda in quella data, ma non è mai stato ospite della trasmissione. Un altro falso. Un'altra manipolazione. Un'altra strumentalizzazione della memoria di un magistrato ucciso dalla mafia.
A differenza di quanto si vorrebbe far credere, Borsellino non si espresse mai pubblicamente nel merito dell'eventuale separazione delle carriere. Non era un tema su cui aveva preso posizione. Quello che invece non nascose mai fu il suo dubbio sul nuovo codice di procedura penale - il codice Vassalli del 1989 - che Falcone invece approvava e difendeva con convinzione.
Ma attenzione: Borsellino non criticava l'impianto accusatorio in sé. Criticava alcune storture........





















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