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Prima di stringere su Conte, Schlein curi di più il Pd

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30.07.2025

Tra gli elettori del Pd crescono le perplessità verso i 5 Stelle e Giuseppe Conte. Alcuni paragonano i grillini a Rifondazione Comunista di Fausto Bertinotti. Altri li vedono a livello dei Calenda boys. Elly Schlein segue un protocollo d’intesa che mira all’obiettivo finale di vincere le elezioni politiche del 2027. Un esercizio meritorio, e obbligato, quello della segretaria del Pd ma che, nel frattempo, smorza il primo obiettivo: far crescere il proprio partito. C’è la parvenza che si trattenga su molte questioni per non disturbare l’alleato grillino. Si è visto su diversi fronti di trattativa per le regionali, dalla Campania alla Toscana, fino alle Marche con il candidato Pd Matteo Ricci in avviso di garanzia.   È bene cercare di ricomporre, fare squadra. Affermare una modalità per il futuro. Per creare fiducia nel corpo elettorale. Che una probabile alleanza con i 5 Stelle non si sfalderà dopo pochi giorni di Palazzo Chigi. Quello che non vale in questo percorso è la costrizione che a piegarsi sia sempre il Pd. Zitto e mosca. Con Giuseppe Conte a presiedere l’ufficio validazioni etico-morali. Pronto a tenersi le mani libere su ogni questione. Il consiglio che ci sentiamo di dare a Schlein è baci e abbracci con i 5Stelle ma non a tutti i costi. È vero che una vittoria del centrosinistra in 4 regioni su 5  è nell’immaginario una dimostrazione pratica che il governo del Paese non è un sogno irrealizzabile, però quella del 2027 è un’altra partita tutta da scrivere.........

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