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I libri come case da abitare, spazi di fantasia e conoscenza

2 18
monday

I libri come un nido, un rifugio accogliente. Come conoscenza e sicurezza. E come destino per una migliore condizione di vita. Lo racconta bene Jean Paul Sartre, uno dei maggiori filosofi del Novecento: "Ho cominciato la mia vita come senza dubbio la terminerò: tra i libri. Nell'ufficio di mio nonno ce n'era dappertutto; era fatto divieto di spolverarli, tranne una volta all'anno, prima della riapertura delle scuole. Non sapevo ancora leggere, ma già le riverivo queste pietre fitte: ritte o inclinate, strette come mattoni sui ripiani della libreria o nobilmente spaziate in viali di menhir, io sentivo che la prosperità della nostra famiglia dipendeva da esse. […] I libri sono stati i miei uccelli e i miei nidi, i miei animali domestici, la mia stalla e la mia campagna; la libreria era il mondo chiuso in uno specchio; di uno specchio aveva la profondità infinita, la varietà, l'imprevedibilità".

Le parole di Sartre, su “una vita tra i libri” e quelle di un altro grande uomo di cultura francese, Michel de Montaigne (“I libri sono il miglior viatico che abbia trovato in questo viaggio umano”) e di centinaia di donne e uomini della grande letteratura mondiale tornano in mente pensando a due avvenimenti in agenda adesso a Milano, città colta e lettrice (il 10% dei libri venduti in tutta Italia hanno come protagoniste le librerie milanesi). Il primo è BookCity (più di 1.300 dibattiti, 2.700 protagonisti di incontri e presentazioni dal 10 al 16 novembre, sul tema “Il potere delle idee/ le idee del potere” e cioè libertà, creatività, conoscenza, responsabilità). E il secondo è la presentazione di un documentario su  “#ioleggoperché”, l’iniziativa nata dieci anni fa per meritorio impegno dell’AIE, l’Associazione italiana degli editori: un grande progetto sociale che dal 2015 a oggi ha distribuito oltre 3,7 milioni di libri donati da famiglie e persone volenterose a 28mila scuole, coinvolgendo 4mila librerie e raggiungendo più di 4 milioni di studenti in tutta Italia. Un impegno che deve continuare: altri libri, altre donazioni, altre librerie scolastiche da fare vivere e crescere. 

Partiamo da quest’ultima iniziativa. “Un impegno collettivo che ha reso la lettura un gesto condiviso e partecipato, capace di unire generazioni e territori diversi”, sostengono i responsabili dell’Aie.

I risultati di un’attività così essenziale sono raccontati da un documentario, “Leggere può cambiare tutto”, realizzato, appunto, dall’Aie con il sostegno di Pirelli e presentato stamattina, a Milano, nell’Headquartiers Pirelli in Bicocca, nell’ambito di BookCity, davanti a centinaia di studenti. Un filmato di 25 minuti, con una voce narrante originale (quella di una biblioteca scolastica che nasce e cresce nel tempo), disponibile da oggi al 16 novembre su Rai Play e ricco delle testimonianze non solo dei promotori (tra cui c’è anche la Fondazione Cariplo), ma anche di autorità (il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e i ministri della Cultura Alessandro Giuli e dell’Istruzione Giuseppe Valditara) e di professori e studenti di tutte le età. 

Qual è il senso del racconto? Sostiene Innocenzo Cipolletta, presidente dell’Aie: “Per noi, il fatto che un bambino abbia potuto scoprire la lettura grazie a un libro arrivato nella sua scuola attraverso #ioleggoperché significa avergli aperto una porta sul futuro. In questi dieci anni il progetto ha davvero contribuito a cambiare il modo di leggere nelle scuole: la lettura, che per molti ragazzi era un’esperienza privata, oggi è diventata un momento collettivo, condiviso, capace di unire e far crescere insieme studenti, insegnanti e comunità”. 

Insiste Cipolletta: “Siamo orgogliosi di aver realizzato questo documentario, basato sulle testimonianze delle scuole, che racconta come sta cambiando il paese grazie anche al progetto e alle biblioteche scolastiche, diventate vere e proprie infrastrutture della lettura.”

Marco Tronchetti Provera, Vice Presidente Esecutivo di Pirelli e Presidente di Fondazione Pirelli, aggiunge: ‘Sostenere #ioleggoperché significa contribuire a rafforzare le biblioteche scolastiche, collegate anche con le biblioteche aziendali e quelle di quartiere. E dunque offrire ai giovani maggiori possibilità di accesso ai libri. La lettura è uno strumento fondamentale per sviluppare conoscenza, pensiero critico e partecipazione alla vita civile”.

Da molti anni “Pirelli, anche attraverso la sua Fondazione, è impegnata nel dialogo con le scuole e nella promozione della cultura come elemento di crescita personale e collettiva. E questo progetto........

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